Il primo sfiora il podio di classe nel rally storico mentre la seconda è settima assoluta, seconda tra le duemila e nel femminile tra i protagonisti della media a sessanta.
Sono partiti in cinque ma soltanto in due hanno salvato il bilancio di Club 91 Squadra Corse, reduce da una trasferta ad Isola Vicentina che ha messo sul piatto un doppio impegno, partendo dal Campagnolo Rally Storico valevole per il Campionato Italiano Rally Auto Storiche, per il Trofeo Rally di Zona due e per varie serie annesse.
Il migliore è stato indubbiamente Giulio Calore, alle note Matteo Manni, che ha portato la sua Opel Kadett GT/E fino al quarto posto in classe 2/2000 ed al decimo di terzo raggruppamento.
“Siamo andati in crescendo, prova dopo prova” – racconta Calore – “in mezzo ad un gran caldo che non ci ha aiutato, mettendo a dura prova la nostra concentrazione e la durata delle gomme. Una gara lunga e faticosa ma portiamo a casa un ottimo quarto posto, arricchito da un carico di esperienza preziosa per il futuro e da tanti bei ricordi che abbiamo condiviso.”
Meno fortunato il ritorno di Marcello Bernardi, in coppia con Luca De Stefani, che ha vissuto un Venerdì ed un Sabato travagliati con la sua Porsche 911 SC, costretto ad abbandonare la compagnia al termine della terza prova per un problema agli iniettori, lamentato già dal via.
- Marcello Bernardi
Dal rally alla regolarità con il Campagnolo Historic che portava in campo i protagonisti del Campionato Italiano Rally Auto Storiche di Regolarità e con il sodalizio di Rubano che vedeva i propri colori difesi da tre punte impegnate nell’evento dedicato alla media a sessanta.
Un’ottima Valentina Malatesta, in compagnia di Annalisa Parpaiola su un’Opel Ascona B, ha chiuso settima assoluta, sesta di quarto raggruppamento, seconda tra le duemila e tra le dame.
“Gara bellissima con prove stupende” – racconta Malatesta – “ma il caldo non ci ha aiutato molto e nemmeno la nostra Ascona che, dalla seconda prova del Sabato, ha iniziato ad avere dei problemi tecnici. Per fortuna siamo riuscite ad arrivare alla fine, felici e soddisfatte.”
- Valentina Malatesta
Sono state proprio le elevate temperature a piegare la resistenza di Fabio Legnaro, al suo fianco Franco Vezzù su un’Alfa Romeo Alfetta GTV, fermo dopo il sesto impegno in una due giorni resa complicata dall’aggiunta di alcune noie di natura tecnica.
- Fabio Legnaro
Stessa sorte per Alberto Arangino, con Enrico Bertin su un’Autobianchi A112 Abarth, obbligato a lasciar fuggire una probabile vittoria di classe 1300, nel quarto raggruppamento, ed un buon quinto assoluto per un guasto che lo ha indirizzato verso la via del ritorno a casa.
- Alberto Arangino